Augusta Masters 2019: vincitore e giacca verde Tiger Woods, Molinari 5°

L’Augusta Masters 2019 ha il suo vincitore: è Tiger Woods, che con uno score di -13 conquista la prestigiosa giacca verde 14 anni dopo l’ultima vittoria da queste parti. 15esimo Major per lui, con Nicklaus a 18 nel mirino.

Straordinario Francesco Molinari, autore di un torneo eccezionale, che lo ha visto in testa fino a 9 buche dal termine, poi ha evidentemente accusato la tensione, finendo in acqua prima alla 12 e poi alla 15. Quinto posto finale per lui con -11, e la consapevolezza di essere ancora una volta tra i migliori. Peccato per un quarto giro nel quale non è stato il solito Chicco, sbagliando qualche putt, e soprattutto i tee shot col drive, che nelle prime tre giornate erano stati il suo punto di forza.

Al secondo posto a pari merito Dustin Johnson, Koepka e Schauffele con -12.

Ecco tutto quello che è successo dal mercoledì alla domenica.

Augusta Masters 2019: vincitore Tiger Woods

83esima edizione sul magnifico campo dell’Augusta National Golf Club, e solito, imperdibile spettacolo, con tutti i migliori del ranking al via.

Dopo la rivoluzione di GOLFTV, il primo Major rimane comunque in esclusiva Sky canale 205, ma con una programmazione più povera rispetto agli altri anni, a cominciare solo dalle ore 21. Questione di diritti tv.

Tradizionale appuntamento del mercoledì con il Par 3 Contest, dedicato al divertimento con famiglie e vecchie glorie, tra cui Gary Player e Jack Nicklaus: vittoria per Matt Wallace con la novità del playoff (battuto il 61enne Sandy Lyle). Per l’inglese anche una hole in one (4 in totale, le altre di Mark O’Meara, Shane Lowry e del giovane Devon Bling) e la cabala da sfidare: dal 1960 chi si aggiudica il Par 3 Contest non riesce a centrare la vittoria al Masters.

Dal giovedì meno sorrisi e grande concentrazione, si fa sul serio.

Prima giornata: la coppia Koepka-DeChambeau

18 buche nel segno della coppia che non ti aspetti: un “animale” da Major come Brooks Koepka, quest’anno mai in evidenza ma reduce da tre Slam in due anni, e quel Bryson DeChambeau, forte del suo approccio al golf tutto fisica e geometria che lo ha portato a conquistare 4 gare PGA nel 2018. Per entrambi un -6 caratterizzato da delle seconde nove col turbo: quattro birdie di fila per il primo dalla 12 alla 15, altrettanti per il secondo a partire dalla 15.

DeChambeau-Koepka – foto nypost

Alle loro spalle di un solo colpo il vecchio “Lefty” Mickelson, 48 anni e il solito gioco corto di livello eccelso, poi un inatteso Ian Poulter insieme a uno dei favoriti, Dustin Johnson.

In una classifica molto corta, a -3 tra gli altri Jon Rahm e Adam Scott, e a -2 due dei più attesi: Tiger Woods conclude con un ottimo 70, frutto di 4 birdie e 2 bogey, e la certezza ormai acquisita di essere tornato giocatore vero; stesso punteggio per il nostro Francesco Molinari, autentico fenomeno di costanza, con un solo bogey alla prima buca dell’Amen Corner, e tre birdie. Nota negativa sulla regia americana: incredibile come un giocatore di questo livello, – vincitore dell’Open 2018, della Ryder e molto altro come ben sappiamo – sia totalmente ignorato dalle telecamere, che concedono a Chicco una sola inquadratura, quella dell’ultimo putt alla 18. Incommentabile.

A -2 anche Fowler, alla ricerca del primo Major, e Jason Day poi, scendendo in graduatoria, Watson E, i Masters Champions Garcia e Reed +1, così come il favoritissimo McIlroy, troppo altalenante tra bogey e birdie.

Deludono e non poco il numero uno Justin Rose e il vincitore 2015 Jordan Spieth, entrambi a +3.

Seconda giornata: super Francesco Molinari e il taglio

Fenomenale. Francesco Molinari balza in testa al Masters con un -5 di giornata ed un golf semplicemente straordinario: un 67 con tre birdie nelle prime nove e due nelle seconde, bello in particolare quello al temibile par 3 della 12, con un putt imbucato dalla lunga distanza. Funziona tutto in Chicco, tra i migliori colpitori di palla del mondo, con un gioco senza sbavature ed una tenuta mentale da fuoriclasse.

Ma gli avversari sono tosti e insieme a lui a -7 sono ben quattro: il migliore di giornata (66) Oosthuizen, già protagonista ad Augusta in passato, Koepka che recupera nelle seconde nove uno score che lo aveva visto pagare dazio con un doppio bogey alla 2 e due bogey (4 e 6), Adam Scott vincitore 2013 e Jason Day, che recupera dopo un primo giro nel quale sembrava avere qualche acciacco fisico.

A -6 DJ, Harding, Schauffele e soprattutto Tiger che, nonostante due bogey, infila sei birdie. -5 per Rahm e Poulter, mentre retrocede Phil Mickelson a -4, così come DeChambeau con un brutto 75.

A -3 anche Thomas e Fowler, -2 Fleetwood, risale cattivo come ai vecchi tempi Spieth a -1, mentre chi proprio non sembra ingranare è Rory, ancora pari al par.

Il taglio a + 3 elimina tre giocatori attesi, davvero deludenti: il n.1 Rose conclude a +4, stesso discorso per Garcia che dopo la vittoria del 2017 stenta a ritrovarsi, così come la giacca verde 2016 Willett. Fuori anche il vincitore del Par 3 Contest Wallace (la maledizione del mercoledì continua), Casey, Snedeker e vecchie glorie come Couples, Cabrera, Singh e Olazabal.

Quattro gli amateur rimasti in corsa.

Terza giornata: volano gli score, e vola Chicco!

Week-end con i 65 in classifica rimasti.

Le condizioni del campo sono perfette, e gli score si abbassano notevolmente.

I migliori di giornata sono tre 64, firmati Cantlay, Finau e Simpson. Ma al comando del Masters si issa un solo giocatore, quello per noi più atteso: Francesco Molinari, che sfodera un 66, ancora una volta senza alcun bogey e ben sei birdie. È tra la 12 e la 15 che Chicco costruisce il suo eccezionale score, con quattro birdie consecutivi (stupendo quello all’affascinante Golden Bell, volando sopra il Ben Hogan Bridge). E quando finisce in bunker col secondo alla 18, un’uscita difficile ma perfetta gli permette ancora di salvare un par che sembrava impossibile. Fenomeno vero.

Francesco Molinari – foto masters.com

Dietro l’azzurro a -13, due colpi sotto ci sono Finau e Tiger Woods. Detto dell’incredibile giornata di Tony, anche la Tigre ruggisce come ai bei tempi infilando sei birdie, ma con un bogey alla 5.

Non molla Brooks Koepka, solitario a -10, nonostante un giro folle e altalenante con 4 bogey, cinque birdie ed un eagle. Nel suo giro anche un albero colpito in pieno.

A -9 la rimonta pazzesca di Webb Simpson, insieme al vecchio leone Poulter, mentre sotto di un colpo sono in quattro: Kuchar, Harding, Schauffele (ottimo, nonostante un colpo in acqua nel finale che lo fa retrocedere) e DJ. -7 per Fowler e Scott, più attardati e fuori dai giochi tutti gli altri., compresi Mickelson e Day.

Distante anni luce il favoritissimo McIlroy, ancora una volta a secco dell’unico Major che gli manca in bacheca.

Quarta giornata Augusta Masters 2019: vincitore Tiger Woods

Ultimo giro da emozioni forti, e ultima partenza col trio Molinari-Woods-Finau. Anticipata e a tre per le brutte previsioni meteo.

Folate di vento che rendono il campo più difficile. Si inizia con la bella hole in one di DeChambeau alla 16, seppur ormai attardato in classifica.

Tra i primi, Koepka infila un birdie alla 2, mentre dietro risalgono Cantlay, Dustin Johnson, Rahm, Fowler, Schauffele, e Day.

Francesco ha chance di birdie col putt alla 2 e alla 3 ma non le sfrutta, Tiger (con la classica maglia rossa da ultimo giro) recupera dal bosco alla 2, mette a segno un birdie alla 3, ma anche un bogey alla 4.

Alla difficile 5 capolavoro tattico di Molinari: approccio con lob per il par, Finau e Tiger “inciampano” invece nello scalino del green, e perdono un altro colpo. Anche alla 6 un approccio magico salva il par azzurro.

Dietro intanto, risale anche un costante Ian Poulter.

L’onore che porta ogni volta il nostro campione sul tee per primo è uno svantaggio considerevole, visto il vento che aumenta la sua intensità: e alla 7 il tee shot va nel bosco, arriva così il primo bogey dopo 49 buche consecutive, con Tiger che prende la bandiera e sigla il birdie. Da tre, il vantaggio di Francesco torna di un colpo. La lotta si fa dura.

Posizioni inalterate quando si va sulle secondo nove, dove si deciderà il vincitore del Masters 2019.

Alla 10 tee shot di Woods nel bosco e bogey, Finau lo segue, Chicco firma il par e ritorna con due colpi di vantaggio.

Koepka e Poulter finiscono in acqua alla 12.

Inizia l’Amen Corner per il trio di testa, par alla 11 per tutti, ma è alla 12 che succede l’impensabile: errore di Molinari e Finau che finiscono in acqua, Tiger fa par e tutto ritorna in discussione, con il rientro anche di Schauffele e Cantlay.

Fioccano le emozioni: hole in one di Thomas, eagle di Cantlay e Koepka. E comincia anche a piovere.

Giocatori che accusano la tensione finale, con scelte difensive, putt di accosto e drive negli alberi, come quello di Chicco alla 15, che lo costringe ad un lay-up, poi il conseguente approccio con palla che colpisce un albero e termina ancora in acqua. Con il conseguente doppio bogey sfuma la possibile vittoria di Molinari.

E allora se la giocano Tiger Woods, Schauffele, Koepka e Dustin Johnson, autore di un clamoroso ritorno segnato da 4 birdie.

Tiger Woods sigla il birdie decisivo alla 16, che lo porta a -14, e chiude ogni possibilità di rientro per gli avversari. E’ lui il vincitore del Masters 2019, 15esimo Major, 12 anni dopo l’ultimo. Quinto Masters in carriera, il quarto era datato 2005.

Dietro di lui chiudono ad un colpo Dustin Johnson, Koepka e Schauffele. Quinto posto finale per un Francesco Molinari comunque da applausi.

Classifica finale Augusta Masters 2019

1)  Tiger Woods -13

2) Dustin Johnson -12

Xander Schauffele

Brooks Koepka

5) Jason Day -11

Webb Simpson

Francesco Molinari

Tony Finau

9) Jon Rahm -10

Patrick Cantlay

Rickie Fowler

Il leaderboard completo dell’Augusta Masters 2019 a questo link.

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