Mazze da golf e bastoni: driver, legni, ibridi e ferri. Come scegliere i migliori

Ci sono tante mazze da golf, ognuna da usare per le diverse situazioni in campo.

Nonostante la regola del numero massimo di bastoni in sacca (14), nessuno vieta di crearci un’attrezzatura più sostanziosa da scegliere ogni volta.

Col passare del tempo, delle gare, dei miglioramenti tecnici e dei materiali innovativi da provare, sarà infatti inevitabile.

E poi il mercato offre continue soluzioni, per ogni esigenza, handicap e fascia di prezzo.

Vediamo quindi tutte le mazze da golf, dalle indispensabili alle meno conosciute, così da avere un’ampia guida e capire come scegliere le migliori, quelle più adatte al tuo gioco.

Sia che tu sia un principiante, che di un livello intermedio o avanzato.

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Mazze da golf: come scegliere in base alle caratteristiche

Una premessa è necessaria, e riguarda le caratteristiche di una mazza da golf.

Com’è fatto un bastone da golf?

È composto da:

  • impugnatura, conosciuta anche come grip, di superficie gommata e che serve a tenere in mano la mazza da golf;
  • canna, detta shaft, ovvero l’asta che collega il grip alla testa del bastone;
  • testa del bastone appunto, destinata all’impatto con la palla e di dimensione variabile a seconda di driver, legni, ferri o putter.

I grandi insiemi di mazze da golf sono in sintesi sei, e li vedremo uno alla volta:

  1. driver;
  2. legni;
  3. ibridi;
  4. ferri;
  5. wedges;
  6. putter.

Dentro a queste macrocategorie, esistono poi altri tipi di mazze, come i chipper ad esempio, che andremo a vedere nel corso di questo post.

Ciò che è importante sapere è cosa differenzia queste mazze da golf:

  • il loft, ovvero l’angolo della faccia del bastone, che dai legni fino ai wedge aumenta progressivamente (il numerino sulla testa del bastone rappresenta l’angolo di loft), incidendo sul volo della palla via via più alto;
  • la lunghezza dello shaft, importante per determinare la distanze, anche questa maggiore nel driver, per scendere via via fino ai ferri per gli approcci.

Mazze da golf: il driver dal tee

La carrellata non può che cominciare da lui, il Driver (un tempo conosciuto anche come legno 1), ovvero il “grande bombardiere” (qui l’articolo su come si tira il drive).

Per quanto faccia parte dell’insieme dei legni, possiamo trattarlo come una categoria a sé stante, data la sua importanza nella sacca.

Se non sei proprio all’inizio, momento nel quale è ancora un bastone difficile da usare, un driver nella tua bag non può proprio mancare.

Quante volte ti sei gasato dopo aver tirato “una bomba di drive?” (con drive si indica il colpo effettuato col driver).

Sì, perché è il bastone di golf che si usa sul tee di partenza (e solo da questo), quando ci troviamo con la necessità di fare una grande distanza, variabile a seconda dell’handicap e che va dai 170 metri per un handicap alto ai 250-300 per i professionisti.

Quello che salta all’occhio e che differenzia in modo sostanziale questo bastone dagli altri è senza dubbio la grande testa in titanio, che nei casi limite (di solito nei driver per principianti) è di 460cc (non oltre, come prescritto dalle regole del golf).

Ci sono numerose varianti e gradi di loft per diverse esigenze.

Per chi inizia a giocare a golf, solitamente si sceglie un driver da “volo medio”, con un loft di 10.5°.

Quelli intorno ai sono per giocatori più potenti ed esperti, e massimizzano un volo più teso e indirizzato a fare la maggior distanza possibile.

Per lo stesso motivo, un driver ha la canna (in grafite) più lunga in assoluto tra i vari legni a disposizione.

Le aziende che producono i migliori driver sono Callaway, Titleist, Ping, Mizuno e Taylor Made.

Ti segnalo in particolare uno dei più acclamati driver degli ultimi anni, ovvero il Callaway Epic Driver.

callaway epic driver
Il driver Epic Callawy del 2017

Si tratta di un driver dalla grande tecnologia Jailbreak e a due barre in titanio super-leggere che conferiscono maggiore velocità, distanza e trasferimento di energia.

La versione aggiornata 2021 dell’Epic Driver Callaway è una bomba, certamente dal prezzo non alla portata di tutti.

Ma ci sono altri validi driver, ad esempio la serie Callaway Big Bertha Driver 10,5 °,

o tanti altri come l’ottima e più economica serie TaylorMade M2 in offerta da Decathon, dove trovi tante offerte di driver, come anche i meno cari in assoluto, quelli dal marchio Inesis:

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Anche Nencini Sport è un negozio di sport che mette in vendita online molti driver, con un occhio di riguardo per la marca Wilson.

Visita questa pagina per vederli.

Mazze da golf: legni per grandi distanze

Un legno è utilizzato per ottenere sempre grandi distanze, sia dal tee che, a differenza del driver, da terra.

Il nome deriva dal materiale col quale era costruita la testa un tempo, oggi invece è costruita sempre in titanio o composti di carbonio.

Colpi lunghi dal fairway necessitano del loro utilizzo senza esitazioni, seppur siano bastoni da golf di utilizzo più difficile rispetto ai ferri, con testa di grandi dimensioni e lungo shaft in grafite.

In una comune sacca, i legni presenti dovrebbero essere almeno due:

  1. Il legno 3, molto potente, è probabilmente il bastone più difficile da giocare, va quindi usato solo quando hai piena padronanza del tuo swing. A quel punto, farai grandi distanze e potrai anche sostituirlo al driver, come fanno molti professionisti (ad esempio Henrik Stenson);
  2. Il legno 5, che  è tra i più utilizzati e, tra i legni, è il bastone da avere sempre in sacca, per la maggior facilità di utilizzo che richiede rispetto al numero 3.

Anche in questo caso ti segnalo lo stupendo Epic Callaway legno 3.

Mentre i legni 2 e 4 non si usano più, esiste anche il legno 7, peraltro poco utilizzato, visto che siamo già in zona “ferri”. O ibridi, che andiamo subito a vedere.

Ibridi: bastoni da golf a metà tra legni e ferri

Gli ibridi sono una soluzione che mette insieme legni e ferri, selezionando e mixando le caratteristiche migliori di questi: garantiscono la distanza dei primi, e la maggior tolleranza e facilità dei secondi.

Spesso sono conosciuti anche come rescue, proprio perché il loro obiettivo è “salvarti” da condizioni di gioco complicate.

Io ad esempio ho in sacca un ibrido 4 di circa 23 gradi, ma anche il 3 di 20 gradi è molto utilizzato e giocabile.

Ci sono gli ibridi più simili ai legni e quelli più vicini ai ferri lunghi, ma i modelli sono molto simili tra loro.

Come per i legni, lo shaft è in grafite.

Ferri da golf

I ferri sono bastoni molto più controllabili dei legni e il loro obiettivo è la precisione del colpo.

A differenza dei legni, gli shaft possono essere sia di grafite che di acciaio, a seconda della tua potenza. In merito, ho scritto una guida su come scegliere lo shaft.

I ferri presentano come detto un loft maggiore e lunghezza della canna minore, per uno swing più verticale ed un volo nel complesso più alto dei legni e ibridi.

Una sacca standard comprende ferri che vanno dal 5 al Pitch, anche se esistono ferri con un numero più basso. Mentre ferro 1 e ferro 2 non sono quasi più utilizzati, il ferro 3 e 4 rappresentano ancora un’ottima alternativa ai legni.

“Se vieni sorpreso dalla tempesta su un campo da golf e hai paura dei fulmini, prendi un ferro nr. 1. Nemmeno Dio può colpire un ferro 1” (Lee Trevino).

Il 5 ed il 6 sono ferri lunghi, il ferro 7 è il bastone medio per eccellenza, il più utilizzato sul campo pratica, poi si sale fino al pitch, utilizzato per distanze dai 100 metri in giù, approcci compresi.

La testa di un ferro da golf più usata è quella perimetrale midsize, poi ci sono le blade usate da pro e giocatori forti, e quelle tradizionali per cui è richiesto comunque un buon grado di bravura.

Tra i set di ferri più interessanti ci sono quelli a marca Callaway, davvero stupendi e performanti: i ferri Steelhead XR hanno qualche anno ma mettono insieme forma e giocabilità che hanno fatto degli Steelhead X-14 uno dei ferri più popolari di tutti i tempi, oppure gli Apex.

Anche i TaylorMade M2 (gli stessi della linea driver) sono ottimi, oppure i Titleist T 200/300, gli Inesis invece se si vogliono costi più bassi.

Anche in questo caso, Decathlon offre set di ferri completi ad ottimi prezzi.

Wedges: ferri per approcci perfetti

Salendo ancora col loft, eccoci ai wedges, ovvero ferri particolari indicati per approcciare intorno al green.

Detto del pitching wedge, solitamente con 48 gradi di loft, si sale con gradazioni di:

  • 50 e 52 (approach/gap wedge);
  • 54 e 56 (sand wedge);
  • 58 e 60 (lob wedge).

Per giocare ferri con un loft maggiore devi chiamarti Phil Mickelson (che usa il 64°).

Massima precisione e grande aiuto per i colpi dal bunker, per gli approcci dolci tipo lob, ma anche per quelli a correre. In sostanza per il gioco corto, fondamentale per abbassare l’handicap.

Io utilizzo gli splendidi wedge della linea Cleveland, ti consiglio un 56 ed un 60, come consigliatomi dal maestro, se vuoi prenderne però uno solo (costano dai 100 ai 150 euro) opta per un 58 gradi Cleveland.

Gli indispensabili in sacca sono Pitch (PW) e Sand (SW).

Esiste anche il chipper, da molti considerata una mazza da golf “indegna”, nel senso che non è né un ferro per gli approcci né un putter, quanto un ibrido che rende più facile avvicinarsi al green, diminuendo il rischio di flappe.

Non ne ho visti molti sui campi e personalmente ogni tanto lo utilizzo: ti assicuro che sono di grande aiuto negli approcci, che male c’è dunque ad averne uno per le giornate da flappa continua?

Putter

Bastoni con loft minore dei 5 gradi, i putter devono far rotolare la pallina in buca.

Il colpo dentro il green è apparentemente il più facile, ma non è così: puttare bene è però fondamentale per lo score.

Scegliere il putter giusto aiuta, così come il grip.

Le due categorie di riferimento sono due:

  • blade putters;
  • mallett putters.

Le altre caratteristiche da considerare sono marca, prezzo, testa, lunghezza e materiali.

A tal proposito ho scritto un ampio post sui migliori putter, a cui ti rimando.

Per quanto riguarda il grip, se vuoi usare quello di tanti professionisti prova il Super Stroke, detto anche “grippone”. Le mani coprono il grip con maggiore facilità, e c’è un utilizzo minore dei polsi, con una tolleranza maggiore degli errori.

Cosa mettere nella sacca da golf?

Ok, ora sai tutto sulle mazze da golf.

Non ti resta che decidere cosa mettere in sacca.

Vediamone una composizione standard, che riassume tutto quello che abbiamo detto:

  • Driver;
  • Legno 5 e legno 3;
  • Almeno un ibrido (3 o 4);
  • Un set di ferri dal 5 al pitch;
  • Un sand ed un lob wedge;
  • Un putter.

Sul mercato trovi un’ampia scelta.

Se sei un principiante, ti consiglio un set completo per principianti che costa sui 300 euro e comprende tutto, dal drive al putter.

Se il tuo handicap è sotto i 20, è tempo di passare a mazze da golf con una qualità maggiore: lasciati guidare da marchi affidabili come Callaway, Titleist, Taylor Made, Mizuno e Ping, che garantiscono un ottimo standard.

Se poi ti senti pronto per un ulteriore salto, affidati ad una sessione di fitting con gli esperti del settore per personalizzare ancora di più le tue mazze da golf.

2 Commenti

  1. Buongiorno,
    sono un uomo, alto 1,92mt., mancino e con mani grandi proporzionate alla mia statura.
    Dall’estremità delle mie dita, sino a terra, ho misurato una distanza di 1mt.
    Sabato scorso ho preso la mia prima lezione di golf, e, con l’utilizzo di un ferro standard (credo fosse il n5), già a metà del secondo secchiello di palline lanciavo costantemente le palline ad oltre 100 metri di distanza.
    Vorrei acquistare un set di mazze, ma non so verso quale tipologia e misure orientare la mia scelta.
    Esistono in commercio set di mazze adatte alle mie dimensioni ed al fatto che io sia mancino?
    Su quale marca ritenete più opportuno che mi orienti?
    Quali sono le mazze che occorre che io compri per poter iniziare al meglio?
    Nella mia vita sportiva sono sempre stato molto competitivo ed ostinato, pertanto mi piacerebbe abbassare celermente il mio handicap a livelli accettabili.
    Nel ringraziarvi anticipatamente per la Vostra cortese disponibilità, invio i miei migliori saluti.

  2. Salve Alessandro, e grazie per l’interesse verso Golfpiù. I miei complimenti, in effetti se alla prima lezione lanci già oltre i 100 metri, evidentemente sei portato per il golf. Ma – non per smontare le tue doti né per sminuirle – dato che sei all’inizio, e ci saranno momenti di difficoltà, up and down naturali dovuti alla scoperta di un nuovo sport, per esperienza il mio consiglio è di cominciare con un classico set da principianti. Ne esistono anche per mancini ovviamente. La tua statura si adatterà comunque bene al set. Poi in seguito, a miglioramento di handicap conseguito, puoi passare ad un set su misura, attraverso una seduta di fitting nei vari centri qualificati. Nel set da principianti trovi tutto ciò che ti serve (sacca compresa): un driver, legno 3 o 5, ibrido, ferri dal 5 al sw, putter. con specifiche diverse a seconda della marca scelta. Un set Wilson va più che bene, come questo ad esempio https://amzn.to/2Q9pYUN

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