Come abbassare handicap golf? Consigli per migliorare lo score

Come abbassare l’handicap di golf? Bella domanda, che necessita di molte, complesse risposte.

Dal punto dei vista puramente numerico si scende dal 54 di handicap iniziale gareggiando e concludendo le gare con un numero di colpi minore di quanti ne sono assegnati sullo score (diversi a seconda della difficoltà del percorso). Col calcolo del nuovo handicap, abbassare è molto più difficile rispetto a prima: infatti, mentre in precedenza una cattiva prestazione non inficiava la risalita del numerino, adesso ogni prestazione rientra in una media statistica che lo modifica.

Dal punto di vista tecnico invece, scalare quel numerino che contraddistingue ognuno di noi, appassionati di mazze e palline, non è cosa semplice né rapida, bensì un processo che necessita tempo. A meno che non siamo dei fenomeni per natura.

Girando per i campi d’Italia ho notato come per la maggior parte dei golfisti abbassare l’handicap sia veramente un’ossessione. Perché in fondo essere in prima categoria è una bella soddisfazione personale, riempie il nostro ego, ci dà lustro agli occhi degli altri, e nel complesso ci fa sentire meglio nel meccanismo difficoltoso che è il golf.

Detto questo, c’è una serie di consigli utili, osservati i quali sarà scontato scalare il nostro punteggio. Basta osservare determinate regole, e lavorare con costanza, cercando di allargare ogni giorno il nostro campo di conoscenza golfistica. Perché

Il golf è come la vita: non si smette mai di imparare

Come abbassare l’handicap di golf: consigli utili

giocatore golf
foto pixabay

#1 Praticare, praticare, praticare

Niente di nuovo, ok. Ma è proprio questo il punto: sottovalutiamo la pratica a favore della voglia di divertirsi e competere sui green, e non dal tappetino. Dipende dal nostro obiettivo: vuoi abbassare l’handicap? Fai una gara di circolo in meno e un allenamento in più.

Giocare a golf è come suonare la chitarra

E per imparare a suonarla, è più importante esercitarsi 30 minuti al giorno, tutti i giorni, piuttosto che 3 ore di fila due volte alla settimana. Così si prende confidenza con lo strumento, nel nostro caso la mazza. Così facendo, il corpo fa “amicizia” con il movimento innaturale dello swing e lo immagazzina nella sua “memoria muscolare”.

Ricorda però che la pratica del golf deve essere strutturata, deve essere una pratica deliberata, cioè fatta con costrutto, e non una serie di palline colpite “a casaccio”. L’allenamento deve essere costante, consapevole e orientato al risultato. E in questo caso il maestro è fondamentale: strettamente legato al punto 1, è infatti il punto 2.

#2 Scegli il maestro di golf giusto

Ho provato vari maestri di golf. Il maestro di golf è FONDAMENTALE nel proprio percorso di miglioramento. È un professionista, non dimentichiamolo, e come tale i suoi consigli sono preziosi. Ma quello che conta è che sappia applicare le proprie conoscenze tecniche alla nostra soggettività. Ognuno di noi è diverso per natura: altezza, peso, elasticità muscolare, età. Il compito del maestro è

Trovare la chiave giusta per aprire il nostro swing nascosto

È un lavoro che necessita applicazione, troppo spesso ho visto trainer dilungarsi in chiacchiere inutili o pavoneggiarsi al sole, invece di concentrarsi sull’allievo. Prova con uno, e se non ti soddisfa un altro. E un altro ancora, fino all’incontro giusto. Prendi almeno una lezione a settimana per lunghi periodi di tempo: il tuo swing ringrazierà. Vediamo il punto 3.

#3 Come abbassare l’handicap di golf con le nuove tecnologie

La tecnologia ci offre grandi vantaggi. Ai tempi delle leggenda Ben Hogan, il processo di apprendimento del golf non presentava infinite soluzioni come oggi. INTERNET è un pentolone nel quale possiamo trovare tutto quello che cerchiamo, golf compreso.

“Studia lo swing dei campioni su Youtube “

Basta digitare su Google “Swing Tiger Woods” e ci appariranno molte foto, ma soprattutto video più che interessanti. Sì, soprattutto il video in slow motion ci permette di analizzare ogni singolo passaggio del movimento dei grandi campioni, aiutandoci a riprodurlo. In questo senso, YOUTUBE, il canale per vedere video online più famoso, è una manna dal cielo per il golfista dilettante. Il nostro campione preferito, che sia Jim Furik o Matteo Manassero, sarà lì a disposizione per elargire nozioni di tecnica.

Sempre su YouTube ci sono anche lezioni di numerosi maestri di golf, o di giocatori stessi, che spiegano passo-passo tutti i segreti dello swing e il miglior modo per giocare dal bunker, col putter o driver. Consigli imperdibili per neofiti a caccia dell’handicap, ma anche per giocatori esperti, desiderosi di migliorarsi ancora.

In fatto di nuove tecnologie, ci sono anche molti strumenti di ultima generazione per misurare la distanza precisa dal green, con mappature di moltissimi campi, in Italia ed in europa. Come ad esempio l’orologio GPS qua sotto, ad un prezzo decisamente competitivo ed in grado di aiutare il nostro obiettivo di migliorare lo score, facilitando la scelta del bastone giusto.

Come abbassare l’handicap di golf è una domanda per la quale ci sono ulteriori risposte, e consigli da seguire. Li trovi nel pdf in regalo con l’iscrizione alla newsletter, ti chiedo solo la cortesia di aggiungere la tua mail per visualizzarne il contenuto, così aiuterai il mio lavoro, ho speso tanto tempo a scrivere questa guida!

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4 Commenti

  1. Grazie per le delucidazioni. So di non avere 54 di handicap e mi piacerebbe abbassarlo ma il pensiero dello stress di gara supera tal desiderio. Se esistessero esami individuali….!

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