Seve, il film su Ballesteros: la forza dei sogni
Ho avuto il piacere di gustarmi Seve – La forza dei sogni, il film su Severiano Ballesteros, mito assoluto del golf.
Una storia proposta dal regista John Paul Davidson in modo delicato ma avvincente, come del resto è stata la vita del genio spagnolo.
Esistenze come quella di Seve sono fonti di ispirazione per i comuni viventi, perché capaci di celebrare con intensità i giorni passati sulla Terra attraverso la passione, in questo caso golfistica: troppo forte rispetto agli ostacoli della povertà della famiglia, delle costrizioni sociali, delle difficoltà scolastiche, dei circoli snob.
Il giovane nato in quel di Pedreña, sul mare della Cantabria, nel nord della Spagna, fin da piccolo ha un solo obiettivo: diventare un golfista professionista, perché ha la fortuna di sentire dentro di sé questo richiamo.
Non sono io che ho trovato il golf, è il golf che ha trovato me
Il film su Seve, non a caso comprende nel titolo la massima “la forza dei sogni”, perché il piccolo e povero figlio di una famiglia di contadini-allevatori riesce trasformare in realtà quello che alla maggior parte di noi non riesce: un sogno. Grazie al talento innato, ma anche ad una dedizione e disciplina che lo portano ad allenarsi ogni giorno (e anche di notte) 7-8 ore sulla spiaggia di Marina de Cudeyo.
La sabbia è il suo green, perché al club accedono solo i ricchi. Solo un giorno riuscirà a diventare prima caddie (a 9 anni) al posto del fratello Manuel, ottimo golfista pure lui, e poi giocatore e netto vincitore nella sfida tra i “portaborse”.
Seve il film: tra biografia e documentario
La pellicola alterna le vicende biografiche del talento iberico, interpretato dal bravissimo (non solo a livello cinematografico, ma anche dotato di un fantastico swing figlio del suo handicap 3) 16enne José Luis Gutiérrez, a spezzoni di immagini reali con parti di repertorio inedito, in quello che si può definire anche un film documentario e biografico.
Un biopic che se ami il golf non ti puoi proprio perdere.
Il vero Ballesteros interviene sullo schermo più volte, con numerose interviste nelle quali spiega la sua vita, il modo di intenderla, la sua passione viscerale per il golf. Insieme a lui le parole degli avversari e degli amici che si sono incrociati negli anni di maggior successo, dalla fine degli anni Settanta del primo acuto al British Open (secondo posto) fino alle imprese degli anni Novanta in Ryder Cup (5 vittorie incredibili): Ben Crenshaw, Lee Trevino, Jack Nicklaus, Nick Faldo, Gary Player, Nick Price, Tiger Woods, José Maria Olazabal.
Flashback continui tra realtà e fiction che non stonano, ma che anzi rendono bene l’idea di quanto quel Seve adulto anche da pro fosse ancora quel bambino innamorato del suo ferro 3. È con la testa di quest’ultimo, regalatogli dai fratelli maggiori, che costruisce con fantasia la sua prima mazza, con la quale si allena senza sosta, “marinando” anche quella scuola e quei libri con i quali non va d’accordo, e creando le basi del suo gioco.
Quando ho in mano il mio ferro 3, quello con cui ho creato ogni mio colpo, tulle le idee prendono vita dalla mia immaginazione
Ti immagini provare a fare pratica esclusivamente con un ferro 3?
In pochi ci riescono, solo i geni, perché Severiano Ballesteros era proprio un genio del golf, un fuoriclasse come lo erano Bobby Jones, Ben Hogan, Jack Nicklaus, e Tiger Woods. Come lo sono stati in altri sport Ayrton Senna, Diego Armando Maradona, Fausto Coppi, Roger Federer, o in altri campi ancora Mozart, Leonardo Da Vinci, Van Gogh, Einstein.
Ecco, Severiano Ballesteros era un Mozart del golf, capace di un tocco e di un’immaginazione fuori dal comune, come testimoniano i fenomenali colpi corti, il vero surplus di un gioco complessivamente eccezionale.
Guarda qui sotto il trailer del film, anche se viene definito in italiano è in inglese, ma dal 12 ottobre 2016 Seve – La forza dei sogni si trova anche nella nostra lingua qua (era uscito in lingua originale nel 2014).
Seve il film (Seve the movie il titolo originale) ci restituisce in un godibile DVD tutta l’intensità della storia di vita di un grande del golf, che voleva sentirsi vivo ogni giorno, con mazza e pallina, facendo della sua passione il proprio lavoro, ben lontano dal percorso predefinito da madre e status.
Delicata anche la colonna sonora, mista ad immagini che rendono merito ad un luogo semplice come era la casa di campagna a Pedreña, saggia come la figura del padre di Seve, che lo spinge verso la strada per la quale è nato. Quel genitore a cui l’affermato campione non riuscirà per un soffio a regalare il Masters 1986, a pochi giorni dalla sua scomparsa.
La carriera del campione, ripercorsa nelle quasi due ore di scorrevole visione, narra di imprese eccezionali, e in molti casi storiche: come la vittoria nel Masters 1980, primo giocatore europeo ad interrompere il dominio americano, o come quel giro incredibile nel 1988 che gli consegna il British Open, o ancora quella Ryder Cup nella quale l’Europa trionfa per la prima volta nel 1985 grazie al suo decisivo contributo.
Diventato professionista a 16 anni, Severiano diventa per la prima volta personaggio mediatico col secondo posto nel British Open 1976, per poi diventare idolo delle folle, forte di un’aura che solo certi personaggi hanno. Ma anche per i suoi modi gentili, come testimoniano immagini del lungometraggio.
Vince il secondo Masters nel 1983, il British anche nel 1979 e 1984, 5 Ryder Cup complessive (1985, 1987, 1989, 1995, 1997), prima da giocatore (fenomenale in coppia con l’allora giovanissimo Olazabal) e poi da capitano.
Ritiratosi nel 2007, la sua esistenza su questa terra sarà celebrata dall’incredibile vittoria della squadra europea a Medinah. Tutta nel segno del mito di Severiano Ballesteros.
Realizzato con il supporto della Seve Ballesteros Foundation dalla Blue Swan Entertainment, il film su Severiano Ballesteros in italiano, in formato DVD o Blu-ray, lo trovi qua.